È rivolta alle coppie, sia eterosessuali che omosessuali, che stanno attraversando un periodo di sofferenza, di disagio o di crisi. I fattori scatenanti possono essere molteplici, ma alla base c’è spesso la difficoltà di ciascun partner a considerare la situazione anche dal punto di vista dell’altro.

Il percorso di psicoterapia di coppia diventa così il contesto per accedere ad una comprensione dell’altro che non sempre riesce nella quotidianità: il terapeuta si fa garante della possibilità per ciascuno di esprimersi e di essere ascoltato.

Creare uno spazio e darsi un tempo per l’ascolto reciproco favoriscono ciascuno dei partner a riconoscere i bisogni profondi di sé e dell’altro. Si possono scoprire così vie sostenibili per entrambi per restare insieme oppure la consapevolezza dell’inconciliabilità dei bisogni.

La terapia di coppia, infatti, non è la garanzia che la coppia tornerà o rimarrà insieme: a volte, anche se raramente, i partner durante il percorso decidono di lasciarsi, ma riescono a farlo nella maggior serenità possibile, con consapevolezza e senza rancori, perdonandosi eventuali mancanze, cosa utile soprattutto se nella famiglia sono presenti anche dei figli.

“Odio e amo. Forse mi chiedi perché lo faccia.
Non lo so, ma sento che succede e mi struggo.”

Catullo

Aree di cui mi occupo principalmente

Tradimento

Quando un partner tradisce l’altro o si sente tradito. Il tradimento non necessariamente è di natura sessuale, ma può presentarsi anche come trascuratezza, costante mancanza di tempo per l’altro, lealtà verso la famiglia d’origine piuttosto che verso il partner, continuo collegamento con i social. Spesso compare anche la sensazione di non potersi più fidare dell’altro.

Allontanamento

Quando la coppia avverte un’insoddisfazione di fondo e un progressivo allontanamento reciproco, che può prendere la forma del non provare più affetto e sentimenti, del non passare più del tempo insieme, del dedicarsi totalmente solo ad un aspetto della vita comune (es. educazione dei figli) a scapito degli altri, non sapere più di cosa parlare o cosa fare se non ci sono i figli, scarsa attività sessuale o intimità poco soddisfacente allorché “automatica”, dubbio “ma ci amiamo ancora?”.

Delusione

Quando uno o entrambi i membri della coppia hanno la sensazione di veder disattese le aspettative che erano state investite nel rapporto (es. nei bisogni di supporto, cura, attenzione, ascolto, difesa, ecc.). Spesso uno dei partner dice di aver tentato di esprimere la propria delusione ma di non aver sortito effetto e di non essere stato ascoltato, oppure non l’ha più di tanto espressa arrivando poi però a “scoppiare”, ingenerando nell’altro partner un senso di insanabilità e di irrecuperabilità della situazione.

Incomprensione

Quando i due partner hanno la sensazione di non riuscire più a capirsi nonostante, magari, parlino molto e cerchino di spiegarsi. Le incomprensioni spesso si incistano e si ingigantiscono, fino a portare ad un certo punto i partner a chiudere la comunicazione o a trasformarla in aggressività e rabbia. Alcune volte la coppia presenta una scarsa capacità di confrontarsi per la ricerca di un accordo.

Educazione dei figli

Quando emergono all’interno della coppia differenze, a volte anche sostanziali, nell’approccio educativo verso i figli. Ciò è legato a volte alle diverse esperienze pregresse dei partner con le rispettive figure genitoriali, a volte a difficoltà comunicative che generano confusione nei ruoli e nei messaggi dati ai figli, a volte ancora a possibili incomprensioni e difficoltà nei rapporti con chi aiuta la coppia genitoriale a prendersi cura della prole (nonni, baby sitter, scuola…).

Famiglie d'origine

Quando la coppia ha problemi nei rapporti con le famiglie d’origine. Ciò potrebbe concretizzarsi nella difficoltà a distaccarsi emotivamente dalla famiglia d’origine e quindi a gestire i rapporti con questa (confronti, incontri, eventuali interferenze o ingerenze…); nella difficoltà a conciliare i diversi modelli familiari e a gestire i ruoli all’interno della famiglia (es. chi decide cosa?); nel rifiuto di una delle famiglie d’origine ad accettare il partner del proprio congiunto o l’unione stessa.

Situazioni nuove da gestire

Quando la coppia avverte difficoltà ad adattarsi a una nuova fase della vita (es. nasce un figlio o l’ultimo figlio esce di casa, i genitori anziani richiedono assistenza magari nel momento in cui sono ancora alti i bisogni dei propri figli, il pensionamento) oppure si trova ad affrontare situazioni inaspettate della vita (un licenziamento, una malattia, un trasloco, ecc.). 

Difficoltà nella procreazione

Quando la coppia appura l’impossibilità di avere figli e questo provoca forte sofferenza o difficoltà di accettazione da parte di uno dei membri o di entrambi. Anche nel caso in cui la coppia decida di rivolgersi alla PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) o all’adozione, possono nascere difficoltà, resistenze e incomprensioni che creano sofferenza all’interno della coppia stessa.  

Il mio approccio

Mi piace paragonare la psicoterapia a un viaggio: lo psicoterapeuta aiuta la coppia a capire qual è la sua meta e a pianificare ed ottimizzare il percorso valutando insieme le tappe. Ma le similitudini tra psicoterapia e viaggio interessano anche altri aspetti:

  • hanno un inizio e una fine: la psicoterapia non deve creare dipendenza;
  • accolgono in sé il tema della ricerca e della scoperta, della fatica ma anche della soddisfazione: la psicoterapia può avere anche momenti di difficoltà, ma il fine ultimo è la riconquista di un senso di pienezza per sé e per la vita di coppia, oppure una migliore capacità di relazionarsi anche nel caso si decida di non rimanere più insieme;
  • si possono fare in moltissimi modi diversi: la psicoterapia va modellata sulla singola coppia pur poggiandosi su basi scientifiche che indicano al professionista linee guida generali;
  • la meta e il percorso non sono definiti in modo rigido ed uguale per tutti.

Nella terapia, io e i miei pazienti siamo esperti alla pari, nel senso che loro sono gli esperti della propria situazione e vissuti, mentre io porto la mia competenza nel metodo con cui poter raggiungere gli obiettivi che la coppia si è prefissata.

Insieme, arriviamo a una comprensione maggiore di quello che sta succedendo e troviamo soluzioni ad hoc per una migliore qualità della vita, sia che la coppia decida di rimanere insieme che di separarsi.

Domande frequenti

È normale avere dei dubbi prima di rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Mi auguro che le informazioni che troverete in questa sezione, vi aiuteranno a chiarirli.

Cosa dobbiamo aspettarci quando contattiamo uno psicoterapeuta?

Le coppie che decidono di intraprendere una psicoterapia e chiedono il mio aiuto, molte volte non sanno cosa aspettarsi. Ecco come io gestisco i passaggi principali.

Durante la prima seduta, che dura 1 ora (così come le altre sedute), cominciamo a conoscerci. Durante questo colloquio è importante che vi sentiate liberi di raccontare le cose a modo vostro, così come voi le sentite. Il mio ruolo non è quello di giudicarvi, ma di valutare se e come posso esservi d’aiuto.

Alla fine di questo primo incontro, abbozziamo un obiettivo e una previsione di massima di quanto potrà durare il percorso di terapia. Inoltre, decidiamo la frequenza iniziale delle sedute, che di solito è 1 volta alla settimana. Sia l’obiettivo che la frequenza potranno cambiare, se decideremo insieme in tal senso. Dopo il primo colloquio sarete comunque liberi di decidere se intraprendere o meno questo percorso.

Durante i nostri incontri dialogheremo. La psicoterapia, infatti, è essenzialmente una cura attraverso la parola. Vi guiderò senza forzarvi e tutto ciò che direte durante la seduta sarà confidenziale perché coperto dal segreto professionale.

Dato il periodo incerto, a causa del Coronavirus, possiamo organizzare i nostri incontri in video conferenza con Whereby, Skype o Whatsapp se questo può farvi sentire più tranquilli. Altrimenti li faremo nel mio studio, mantenendo le distanze di sicurezza, indossando la mascherina e seguendo tutte le altre indicazioni ministeriali in materia di contenimento del COVID-19.

Perché rivolgersi ad uno psicoterapeuta?

Chiedere aiuto ad un professionista è un segno di forza e di responsabilità, nei confronti di se stessi e della coppia, nonché un atto volto alla tutela dei figli quando presenti. È anche un modo per ottimizzare i tempi e superare i periodi di impasse in maniera più rapida ed efficace.

Lo psicoterapeuta ha acquisito conoscenze specifiche sul comportamento umano ed è tenuto ad aggiornarsi costantemente nella propria disciplina. Aiuta chi può averne bisogno a migliorare la capacità di comprendere se stesso e gli altri e di comportarsi in maniera consapevole ed efficace.

Ricordate che “la salute è uno stato dinamico di completo benessere fisico, mentale, sociale e spirituale, non mera assenza di malattia” (OMS) e lo psicoterapeuta vi può aiutare a raggiungere questo stato e a godervi di nuovo la vita, in particolare a:

  • superare un momento di crisi
  • riottenere un equilibrio dopo averlo perso
  • confrontarvi rispetto a delle scelte difficili
  • stare meglio quando emergono difficoltà relazionali o comunicative che non si sono risolte nonostante i tentativi fatti da soli.
Quanto dura una psicoterapia?

Il percorso psicoterapeutico ha una durata variabile, non definibile a priori e dipende da diversi fattori: i partner e il tipo di problema che presentano, oltre naturalmente alla loro personalità e disponibilità a mettersi in gioco; lo psicoterapeuta (le sue caratteristiche personali, la sua competenza ed esperienza, la capacità di capire le dinamiche della coppia e di costruire un dialogo con entrambi i partner, ecc.); la sintonia che si crea tra i membri della coppia e lo psicoterapeuta; gli eventi che accadono nella vita della coppia durante il percorso terapeutico.

Alcune coppie hanno bisogno solo di una terapia a breve termine perché è sufficiente un contesto favorente la comunicazione tra i membri o perché il loro problema richiede solo poche nuove competenze.  In altre situazioni, invece, la coppia potrebbe aver bisogno di un tempo più lungo per esplorare come la propria storia, anche individuale, abbia portato alle difficoltà presenti e capire quali sono le alternative per continuare in modo più funzionale la relazione.

In ogni modo, non voglio affrettare il processo terapeutico, ma non voglio nemmeno tenervi in terapia più a lungo del necessario o di quanto voi desideriate.

Si può diventare dipendenti dalla psicoterapia?

Lo scopo della psicoterapia non è quello di creare dipendenza ma anzi, è quello di accompagnare la coppia verso il superamento di un momento di disagio e sofferenza, fornendo tutti gli strumenti necessari per poter camminare da soli anche quando la terapia si è conclusa.

Qual è la differenza tra Psicologi e Psicoterapeuti?

Gli psicoterapeuti sono psicologi o medici che hanno seguito un’ulteriore e specifica formazione presso una delle Scuole di Specializzazione riconosciute dal M.I.U.R. (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca). Gli psicologi psicoterapeuti sono iscritti all’Albo degli Psicologi nella Sezione A con abilitazione alla Psicoterapia.

Quanto costa una seduta di psicoterapia?

La mia tariffa per ciascuna singola seduta è di 100 euro per la terapia di coppia, in linea con i suggerimenti del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi. Si tratta di prestazione sanitaria perciò è detraibile dalla dichiarazione dei redditi.

Con quale frequenza si tengono le sedute e quanto durano?

Consiglio di incontrarci inizialmente 1 volta alla settimana, ma possiamo decidere diversamente in base alla vostra disponibilità e agli obiettivi che ci proponiamo. Inoltre, questa frequenza può cambiare nel corso della terapia.

Ogni seduta dura 60 minuti.

Dove riceve?

Ricevo presso il mio Studio di Psicologia e Psicoterapia in Via Mogno 30 a Camposampiero (PD). Lo stabile è dotato di ascensore. Previo accordi anche in video conferenza sulla piattaforma Whereby oppure su Skype o Whatsapp.

Cosa fare se abbiamo altre domande?

Se avete bisogno di ulteriori informazioni, sarò felice di rispondervi: potete contattarmi direttamente chiamandomi oppure inviando un SMS o Whatsapp al 339 7787756 o scrivermi un’email a info@evasponchiado.it. Vi risponderò entro 12 ore.

Telefono (chiamate, SMS e Whatsapp)

339 778 7756

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Email

info@evasponchiado.it

Indirizzo

Studio di Psicologia e Psicoterapia Dott.ssa Eva Sponchiado - Via Mogno 30 - 35012 Camposampiero (PD)

"Un viaggio di mille miglia comincia con un solo passo."

Lao Tzu